01.Basi
Sole e Energia
Il sole ci dona un’enorme quantità di energia, l’impianto fotovoltaico la sfrutta trasformando le radiazioni in energia elettrica. Questo è il principio fotovoltaico.
Questa energia è gratuita e sempre disponibile sulla Terra. Sta a noi sfruttarla al meglio per ridurre il più possibile la nostra impronta ecologica.
02. impianto FV
L'impianto fotovoltaico
L’impianto più comune è l’On-grid, ovvero allacciato all’azienda elettrica. Questo impianto prevede dei moduli fotovoltaici (1) che producono corrente elettrica continua DC. Questa viene trasformata dall’inverter (2) in corrente alternata AC e immessa nell’impianto di casa. Le utenze che ne necessitano la sfruttano, e in caso di esubero la stessa viene instradata verso l’azienda elettrica. Questo esubero è venduto alle aziende elettriche oppure parzialmente immagazzinato.
03. impianto off-grid
L'impianto off-grid
Dove non è a disposizione un collegamento diretto alla rete pubblica di approvvigionamento elettrico, si può realizzare un impianto ad isola, comunemente definito Off-grid. Questo impianto prevede moduli fotovoltaici che producono corrente elettrica continua DC. La corrente prodotta viene immagazzinata in batterie di accumulo e gestite da un regolatore di carica. Secondo necessità, un inverter converte l’energia elettrica in AC pronta ad essere usata dalle utenze della casa.
04. sfruttamento
Autoconsumo e autarchia
L’autoconsumo è la quota percentuale di energia, di provenienza dall’impianto fotovoltaico, utilizzata direttamente dallo stabile, in relazione alla quota totale prodotta dall’impianto fotovoltaico. L’esubero, ovvero tutta la parte prodotta ma non utilizzata dallo stabile stesso, viene immessa in rete e rivenduta all’azienda elettrica.
Esempio:
produzione FV 100 kWh, consumo diretto di energia FV 35 kWh, esubero 65 kWh
, ovvero autoconsumo 35%.
L’autosufficienza (autarchia) è la quota percentuale di energia, di provenienza dall’impianto fotovoltaico, utilizzata direttamente dallo stabile, in relazione alla quota totale di consumo dello stabile stesso.
Esempio:
consumo diretto di energia FV 35 kWh, consumo totale stabile 70 kWh,
ovvero autosufficienza 50%.
05. Miglioramento
Ottimizzazione
È estate. C’è un sole forte e il mio impianto FV sta producendo parecchio. Quindi questo può essere il momento giusto per attivare gli apparecchi che consumano tanta energia (termopompa, ricarica auto elettrica, …).
Con l’ottimizzazione, tramite la configurazione in maniera mirata di alcuni apparecchi, posso gestire e accendere/spegnere determinati apparecchi in determinati momenti o leggendo la quantità di energia FV in esubero. In questo modo ottimizzo aumentando il mio autoconsumo e, soprattutto, la mia autosufficienza.
L’ottimizzazione è solitamente intesa come automazione per lo sfruttamento ottimale dell’energia autoprodotta, ma già un sistema di monitoraggio della produzione e dei consumi permette di comprendere meglio il proprio impianto e di modificare le proprie abitudini per ottimizzare l’autoconsumo
06. RCP: Raggruppamento ai Fini del Consumo Proprio
RCP
Ai fini di massimizzare l’autoconsumo, la Confederazione ha introdotto uno strumento che permette di collegare all’impianto fotovoltaico tutte le utenze di uno stabile, o più stabili tra di loro. Questo strumento è definito Raggruppamento ai fini del Consumo Proprio.
L’ azienda elettrica gestisce un solo utente, con un unico contatore, mentre i conteggi interni dei vari utenti vengono realizzati dal responsabile del RCP (che può essere uno dei proprietari, oppure dalle aziende elettriche tramite servizi esterni che si occupano anche della fatturazione.
07. Accumulo
La batteria
L’accumulo è l’immagazzinamento dell’energia elettrica in esubero in un sistema di accumulo a medio/lungo termine. Solitamente questo coincide all’uso di batterie, ma altri sistemi possono essere ipotizzabili, benché poco diffusi. I sistemi di accumulo classici consistono quindi in particolari batterie collegate all’impianto FV, per disporre di energia autoprodotta nei periodi di scarsa irradiazione o durante le ore notturne. I sistemi di accumulo a sé stanti non permettono però di ovviare completamente ad un black-out elettrico, se non utilizzando dei sistemi dedicati che comprendono hardware (backup-box) e modifiche all’impianto elettrico in modo che l’accumulo sia collegato direttamente alle utenze che necessitano di rimanere attive in caso di black-out.